“Io mi ricordo tutto”

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“Io mi ricordo tutto”. Ecco cosa  le sta sussurrando.

Quanti di voi seguivano questa serie? Ha riempito i miei pomeriggi e quelli delle mie amiche in tante estati.

Sono passati anni e all’improvviso, una foto mi riporta indietro. Hanno resistito questi due, intatti nella loro bellezza. Stamattina, mentre rifacevo il letto, ho acceso la tv e ho trovato un episodio, tramesso per l’ennesima volta. Mi sono fermata, ho riconosciuto il pezzo. Il potere delle storie è questo: riportarti un ricordo, uno di quelli che il tempo non consuma, e i sogni, tutti intatti.

A questa serie devo molto, a loro due, alla semplicità di quei dialoghi oggi fuori tempo, devo il desiderio di riportare all’essenziale tutta la narrazione. A volte mi chiedo dove finiremo a suon di sfumature di grigio…l’unica risposta che mi concedo è di tornare a cercare i colori, tutti i colori di un amore adolescenziale, fatto di cose riconoscibili, sempre più perdute, sempre più preziose.

Stasera ballo un po con loro, torno ai venti anni, a quel cuore capace di grandi speranze e di desideri infiniti che il tempo non ha cancellato e resiste, rimane, batte forte, oggi più forte che mai.

Il giorno che non scorderò.

https://www.youtube.com/watch?v=WgAsQmZ8Vdw

Il giorno che non scorderò ha la sua colonna sonora, ed è quella del film “Il postino”.

Si, il giorno che non scorderò è quello in cui il ragazzo che mi piaceva non mi invitò al cinema, o a mangiare un gelato, o a fare una passeggiata e non mi dedicò una poesia, e non mi regalò il suo libro preferito, e non mi chiamò a vedere il cielo d’estate, le stelle cadenti.

Il giorno che non scorderò è quello in cui ho visto questo film da sola, e mi sono innamorata ancor di più di quel ragazzo che non mi aveva invitata mai in nessun posto.

Un amore che non ho mai potuto vivere ha avuto la sua bellissima colonna sonora, e quando riascolto questa musica, non torna quell’innamoramento di un tempo, ma l’idea del cuore vivo, che non segue la ragione, ma accetta di struggersi per qualcuno.

L’estate è praticamente alle porte e nonostante il tempo grigio, i giorni di pioggia, le temperature ancora troppo fredde anche solo per poterla immaginare, io sento il profumo di quell’amore mancato, in quell’estate di tanti anni fa. Auguro a tutti i ragazzi e le ragazze, di godersi il tempo libero che è appena cominciato, di saperlo riempire di vita, quella per cui, anche dopo anni, saprete riconoscere tenerezza e meraviglia. Un amore mancato, un amore avverato, un amore taciuto, un amore dichiarato, che possa regalarvi un giorno da non scordare, una musica da non scordare, un cuore innamorato che, comunque vada, sarà il ricordo più prezioso che potrete portare sempre con voi.

Pomeriggi lontani

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Tutto quello che sognavo da ragazzina era legato a quel che succedeva nella storia tra questi due. Stessa ora, stesso canale, i pomeriggi cominciavano così, con la puntualità di immaginarsi dentro a quel paesino americano sulle rive di un fiume. Si è giovani una volta nella vita eppure a volte torna quel vento, quell’aria respirata nell’adolescenza…torna un un ricordo, ritroviamo una lettera, una foto, riappare la nostra serie preferita sulla tv e quei sogni ci sembra non siano poi così lontani. La nostalgia non è sempre un’ombra minacciosa, a volte è un luogo di passaggio in cui poter sostare un poco, una porta che riapriamo su quello che ha nutrito le nostre fantasie. E mentre stiamo affacciati a quest’uscio aperto o riposiamo in questi posti ritrovati, potrebbe capitare pure di accorgerci che la vita ha percorso davvero quelle fantasie e nella realtà è tutto più bello di come lo sognavamo, di come lo volevamo.

Un ricordo.

va dove ti porta il cuore

La versione cinematografica del libro non ricordo esattamente in quale anno uscì, ma era il periodo della mia adolescenza e andai a vederlo al cinema con mia madre. Il ricordo di quel pomeriggio al cinema è annebbiato, la storia l’ho riconquistata leggendola poco tempo fa, ma il sapore di conquista per aver condiviso quel momento con mia madre è intatto. Non è mai stata una mamma amica, ha usato con me sempre molto rigore e per questo le sono grata, per la sua compostezza e la sua disciplina, che ho sperperato il più delle volte, ma rimane un bagaglio prezioso. Quel pomeriggio, davanti allo schermo del cinema, la sentii singhiozzare e io che non l’avevo mai vista piangere rimasi di stucco. Le ho poi regalato questo libro, a distanza di anni, come per ricordarle per sempre quel pomeriggio. Oggi non mi siedo quasi mai con le gambe accavallate come lei vorrebbe, ma neppure mastico la gomma in chiesa, non metto le gonne (lei me ne ha messe così tante che ho finito per odiarle) e non trattengo le lacrime o un’emozione. So che mi perdonerà tutto però, perché ho visto quella volta che anche lei si scompone dentro a un’emozione. Condivide con me l’attesa di leggere un libro mi e soffre con me in questa avventura. Ecco, sarebbe il secondo libro che le regalerei, col mio nome sopra, con le mie parole per lei stampate in dedica…”Tante tua speranze, mamma, sono pure mei. Proverò a non deluderle”.