Quello che conta davvero.

Sono molto felice, perché già da oggi in tanti hanno colto l’occasione dell’ebook gratuito per scaricarlo. Il costo originario è di 0,99 centesimi, costano poco gli ebook, soprattutto quelli piccoli e scritti da sconosciuti. Costano meno di un chilo di pane, di un caffè, meno di un pacchetto di caramelle, meno di un quotidiano, di un gelato, meno di uno svago qualsiasi.

Costa talmente poco un ebook che diventa inevitabile riflettere sul perché si attenda una promozione per scaricarlo, e so che in tanti ce lo chiediamo. Ma io spero che chi scrive non lo faccia per un guadagno, tra l’altro irrisorio.

Io so che i miei racconti non valgono i soldi che costano, so che varranno le letture che riusciranno a conquistare, i lettori che si convinceranno a cercarci qualcosa. Così ho messo quel prezzo, 0,99, giusto per riconoscermi il valore di un impegno che rimane tale anche in questi due giorni che potete godervelo gratis.

Ho venduto quattro copie in due mesi, facendo pagare il mio lavoro meno di un caffè, oggi sono già arrivati 39 download. Pochi centesimi o nessun centesimo poco importa. Io spero che queste storie arrivino a un cuore, o a 33, o a quelli che saranno e non voglio che facciano successo, non scrivo per averne, non scrivo abbastanza bene da poterlo meritare.

Le storie che scrivo hanno bisogno di qualcuno che le legga per valere qualcosa, non di un prezzo in copertina, non di un guadagno. Ma ancora prima, le storie che scrivo, hanno trovato valore proprio quando la penna ha iniziato a mettere nero su bianco quel che volevo raccontare.

Oggi sono felice, per aver ancora una volta scoperto che il vero guadagno, nelle cose che facciamo, non è mai questione di soldi.

Vi chiedo di scaricarlo se vi attrae, se vi incuriosisce, di farlo in questi due giorni in cui costa niente e lasciarmi un pensiero vostro, l’unico valore che mi renderà un poco più ricca e felice.

Per festeggiare…

Per festeggiare i più di 2.500 visitatori del blog, precisamente 2.735, da domani 9 agosto per due giorni, i miei racconti saranno gratuiti su Amazon. Grazie per le vostre condivisioni, per i vostri passaggi, i commenti. Spero si cresca ancora, si diventi centomila. Intanto, nell’attesa, leggete queste dieci brevi storie…

 

“Non dirmi addio” di Reika Kell.

IMG_20161013_105620.jpg

Io credo al potere dei libri e delle storie. Lo ripeto quasi in tutte le recensioni, e ripeto che io di recensioni vere e proprie non so scriverne. Questa premessa è importante perché quando qualche giorno fa ho letto “Non dirmi addio” di Reika Kell edito da Rizzoli per la collana “You feel”, mi sono messa a cercare tra quelle pagine i motivi che mi spingono alla lettura ed eccolo il motivo: credo al potere dei libri e delle storie. E i libri, le storie, le incontriamo per un milione di motivi diversi.

Questo libro a me ha raccontato molto più di una semplice storia, mi ha fatto vivere un’atmosfera portandomi dentro ad un amore diverso, eppure simile ad ogni amore, che deve superare ostacoli, fare i conti con il passato, ambire alla conquista di una fiducia che si costruisce passo dopo passo. Lise e Adam, insieme alla famiglia di Lise e ad un terapeuta amico di Adam, non sono personaggi lontani, pur rischiando di cadere nei cliché di molta scrittura degli ultimi anni, quei cliché di bellezza assoluta, di muscoli e occhi verdi. Si, questo libro non è immune nemmeno da piccoli refusi e ripetizioni che forse un buon editing potrebbe facilmente eliminare, ma lo stile di questa scrittura è immediato, semplice, diretto. Io ho riconosciuto in questa scrittura un modo di affrontare una storia d’amore con tenerezza, una tenerezza che non è più così semplice da trovare. E per questa latitanza, appena la trovi, la riconosci subito. Una tenerezza che lascia al perdono anche o difetti…non sarei sincera se dovessi che non ce ne sono. Forse nelle descrizioni manca un po’ di fantasia, ci sono ripetizioni di immagini e termini. Io ripeto che in questo forse lo scrittore ha poca responsabilità, forse da una collana edita da un grande editore vi si aspetta un lavoro più attento e curato. Ma il potere delle storie sa far volare sopra le piccole imperfezioni, sa tenerci lontano dal tempo, sa farci sentire amici dei protagonisti, così da volerli quasi abbracciare. Lui, lo scrittore con un passato difficile che lo blocca, lei che il suo passato vuole affrontarlo guardandolo dritto in faccia. Sono diversi, complementari, tra loro l’alchimia è inevitabile. Qualche colpo di scena regala improvvisazione, fa fuggire via la banalità. Non dico che dovreste leggerlo, dico che se lo leggerete volerete via per un po’. E chiedo, senza voler offendere nessuno, che ci sia più attenzione alle piccole sfumature…affidare una storia è un passo importante e la scrittrice o il lettore non dovrà rimanere deluso da un accento che manca o una parola che si ripete troppo, in troppo poco spazio. Complimenti a Reika!

Il tempo di un caffè

10942497_1591338734413378_4850947363458306349_n

Questa è la copertina di un opuscolo che ho autoprodotto. Raccoglie racconti brevi, che durano più o meno il tempo di un caffè. Esce ogni tanto, va in giro tra la gente della mia città che può comprarlo con pochi centesimi in edicola e leggerselo, regalarlo. Mi sono inventata un modo per far uscire dal cassetto alcune storie che ho scritto, farle arrivare a qualcuno, renderle vive, ché le storie hanno bisogno di camminare, arrivare da qualche parte, andare per la loro strada e incontrare chi vuol leggerle…quale sia la strada che possono avere le mie storie non lo so…ma io le lascio andare e auguro loro buon viaggio!!!