La carrozza della vergogna.

Non preoccupatevi per Welby, dal cielo stasera sarà felice di non essere stato accolto nella stessa chiesa in cui è stato celebrato il funerale del boss Casamonica. Qualcuno ci spiegherà un giorno perché ad alcuni si dice si e ad altri no, quale metro di misura è stato usato, come decidono gli uomini di aprire e chiudere le porte. Forse Welby, al finire della vita, s’è pure vergognato di aver voluto farla finita e forse stata una sua scelta quella di non essere celebrato in un rito…o forse davvero quel prete ha detto di no per un suo piglio, una sua convinzione che oggi s’è dimenticato davanti al boss, boss fiero del suo stato d’assassino, che da morto ha fatto peggio che da vivo. A Piergiorgio Welby e a Mina, che lo ha accompagnato alla libertà mi stringo oggi, e voglio dirgli che possono essere felici di non avere niente da spartire con l’incenso di una chiesa che vale molto solo se c’è un Dio ad odorarlo…ma oggi Dio si sarà tappato il naso per il puzzo di quell’incenso, e avrà strizzato un occhio a Piergiorgio, come a dirgli “vedi, quel che laggiù conta qui non vale”.